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U15Ecc Smg Bk School – Olimpia Roma 70-64

Parziali: 23-23, 13-16, 14-10, 20-15

Smg Bk School: Bertolo 20, Pagni 16, Antoniani 11, Guratti ne, Diglio 9, De Francia, Bagni 5, Nasiri 2, Moliterno 2, Tei ne, Ulgiati 7. All: Guratti, Favari

Olimpia Roma SV: Paet, Bacchi 2, Rangel Parra 17, Greco 2, Fugallo 6, Di Felice, Vlad 14, Del Prete 13, Corriere, Fiore 4, Pitorri 6. All: Franzè, Pistorio

Difficile descrivere una partita mai iniziata, perché fin dalla palla a due si è capito che quella scesa sul campo della SMG Latina non era la vera Olimpia. Non tanto la squadra che ha battuto quest’anno sia la Stella Azzurra che l’Alfa Omega, quanto quella che nel turno precedente aveva giocato e vinto lottando con il coltello tra i denti in casa della UISP 18. Squadra molle, poco disposta a difendere alla morte (come testimoniano gli appena 14 falli complessivi dei 10 giocatori scesi in campo), imprecisa al tiro con un 7 su 32 oltre l’arco dei 6 metri che la dice lunga sulla poca vena di tutti.
Difficile quindi indicare un migliore in campo, anche se va sottolineata la prova di Marcelo Rangel Parra, che oltre ai 17 punti segnati ha raccolto ben 10 palloni sotto le plance con 7 falli subiti, a testimonianza del fatto che almeno sotto i tabelloni si è battuto come un leone, specie in attacco. Discreto Alex Vlad al tiro (4/10 da 3), sugli altri ben poco da dire, anche se a 30 secondi dalla sirena l’Olimpia ha avuto la possibilità di avere tra le mani il pallone del pareggio ma l’ha sprecata per un’incredibile amnesia. Ma la partita andava messa in ghiaccio prima, specie nel secondo quarto quando dopo una partenza difficile (14-7 SMG a metà primo quarto) i ragazzi di Franzé erano riusciti a scavare un solco di 8 punti tra loro e gli avversari dando l’impressione di poter sferrare da un momento all’altro il colpo del ko. Invece, i tanti errori al tiro e qualche pallone di troppo, aggiunti alla troppa libertà concessa ai tiratori da 3 avversari, hanno consentito all’SMG di restare in partita e di segnare sul filo della sirena del terzo quarto il canestro del sorpasso.
Nell’ultima ripresa, si è andati avanti punto a punto fino a metà quarto, poi tre palle perse consecutivamente trasformate con altrettanti contropiedi vincenti hanno scavato il solco definitivo. Svanisce così definitivamente il sogno del quinto posto e ora non resta che chiudere con dignità la stagione, a partire dalla sfida interna di sabato con la Tiber. 

 

 

FORZA OLIMPIA!

 

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