Parziali: 23-17. 21-18, 20-27, 11-16
ALFA OMEGA: Scarfagna 5, Dorati 4, Vivandi, Rossetti, Stazzonelli 11, Manzo 18, De Simone A.3, De Simone F. 2, Lesdi 6, Minna 21, Postiglione 2, Matera. Coach: Tardiolo. Ass.: Barucca e Sementali
OLIMPIA ROMA: Cenciarelli 21, Sabelli 7, Becchetti 4, Greco 12, De Santis 13, Mattiangeli 7, De Rosa, Menei 2, Pisana, Corriere 9, Danaro 3, Sabatini. Coach: Pistorio. Ass.: Fascia
L’Olimpia si ritrova nella partita più importante, in una sfida senza domani in casa di un’Alfa Omega che non si può rimproverare nulla, perché per 38 minuti e mezzo ha tenuto (e meritatamente) la testa avanti, giocando meglio e con maggiore precisione al tiro. La differenza, alla fine, l’hanno fatta gli episodi, ma anche il killer istinct di una squadra più abituata a vincere e che ha giocatori a cui non trema la mano nel momento decisivo. Difficile fare classifiche di merito in partite come questa in cui nessuno avrebbe meritato di uscire sconfitto dal campo. Alfa e Olimpia hanno dimostrato di essere due grandi realtà di questo campionato, due squadre di livello superiore guidate da allenatori che si conoscono a memoria e che ogni volta devono tirare fuori un coniglio dal cilindro per sorprendere l’avversario. Bravissimi Manzo e Minna da una parte, come Cenciarelli e De Santis dall’altra, non solo perché sono quelli con più punti a referto. Bravo e spietato Greco che, senza mai forzare, ha aspettato che la partita arrivasse a lui e alla fine ha realizzato le due triple che hanno deciso l’incontro portando per la prima volta in vantaggio l’Olimpia a un giro di lancetta dal termine. Ma tutti in casa Olimpia hanno portato il loro mattone, decisivo per costruire questa vittoria: parlano i 10 rimbalzi di De Santis, gli 8 falli subiti da Cenciarelli, le triple di Sabelli e Danaro, i 2 punti di Menei, il 3 su 3 al tiro di Mattiangeli, la forza fisica di Corriere e le accelerazioni di Becchetti. Ma questa partita l’Olimpia l’ha vinta soprattutto in difesa, stingendo le maglie in un secondo tempo in cui chiudendo tutti i varchi ha costretto l’Alfa a forzare, sia da fuori che dentro il pitturato. Tanto ci sarebbe da dire ancora su questo incontro, perché la partita sarebbe tutta da raccontare tanto è stata bella, intensa, sempre in equilibrio anche quando l’Alfa ha allungato il passo ma senza mai riuscire a sferrare il colpo del ko. E non c’è riuscita perché, al contrario di quanto era successo quest’anno in altre occasioni, l’Olimpia non ha mai mollato, rialzandosi dopo ogni schiaffo, ribellandosi all’idea di perdere questo treno (forse l’ultimo) per rientrare in corsa per la qualificazione all’interzona. Un grandissimo applauso ai nostri ragazzi, quindi, ma un grande applauso anche a Manzo e compagni, perché sono partite come questa, giocate tra l’altro con grandissima correttezza, a rendere il basket lo sport più bello del mondo.
FORZA OLIMPIA!