13-10, 14-11, 17-13, 13-8
OLIMPIA : Cenciarelli 7, Becchetti 14, Corriere 8, Mattiangeli 5, Greco 4, Sabelli, De Santis 2, De Rosa, Menei 2, Le Donne, Pisana, Danaro. Coach: Pistorio,
ass.: Franzé
I numeri non sempre raccontano tutta la verità, ma tra le pieghe dei numeri si leggono tante cose che portano molto vicino alla verità. Per spiegare la terza sconfitta consecutiva dell’Olimpia, ad esempio, basta dare un’occhiata alle percentuali di tiro: 13/52 da 2 e 2/19 da 3 dicono già molto, come le 15 palle perse. È un problema di testa e di fiducia in se stessi, di entusiasmo e di voglia di lottare su ogni pallone che sta venendo meno. Per carità, in queste tre sconfitte c’è anche tanto merito degli avversari, perché quasi sicuramente Stella Azzurra, HSC e Lido-Sezze occuperanno tre dei quattro posti utili per andare a giocare la fase interzona che dà l’accesso alle finali nazionali, ma anche perché contro la fisicità di quintetti come quelli della Stella e dell’HSC la nostra “banda di nani” non può certo accettare lo scontro a sportellate in area, quindi perdere ci può stare, specie se nel tiro si viaggia con numeri come quelli snocciolati all’inizio.
Finito nel peggiore dei modi quel poker terribile iniziato con la vittoria casalinga contro l’Alfa, ora c’è da riordinare le idee, da riprendere quel filo del discorso smarrito (soprattutto in attacco) in queste settimane, perché la stagione è ancora lunga e c’è tempo sia per recuperare quelle certezze perse che quel gioco che aveva reso l’Olimpia una squadra speciale. Niente drammi, niente processi, ma un sereno esame della situazione, dei tanti errori commessi e, soprattutto, una presa di coscienza del fatto che quest’anno non basta più fare il compitino per vincere le partite, perché il livello si è alzato e il valore degli avversari è cresciuto, non solo in termini di centimetri. Ora c’è un turno di stop, poi la trasferta a Palestrina prima di quel mese di sosta quanto mai necessario per ritrovarsi.
FORZA OLIMPIA!
