Parziali: 15-22 / 11-12 / 13-20 / 20-18
Olimpia Roma: Cenciarelli 12, Becchetti 23, Corriere 6, De Santis 3, Greco 10, Mattiangeli 4, Menei 2, Sabelli, Cerutti, Le Donne, Marciani, Pisana. All. Pistorio
Stella Azzurra: De Vescovi, Prestia, Bocevski 8, Spagnolo 15, Fulci, Motta 19, Agbamu 30, Farinola, Granata, Ilari, Di Camillo, Spagnoli. All. Baiardo
Battaglia doveva essere e battaglia è stata. La terza dall’inizio della stagione, con la speranza che possa essercene anche una quarta nella finale a tre di questo campionato, perché partite giocate a questi livelli riconciliano con il basket, anche se parliamo solo di Under 14. Ha vinto ancora una volta la Stella Azzurra, grazie allo strapotere fisico di Agbamu sotto i tabelloni, inarrestabile per ragazzi di 13-14 anni che possono opporre a questo gigante solo tanta forza di volontà, astuzia, tecnica, ma che nulla possono davanti allo strapotere fisico di quel ragazzo di colore che somiglia a Gulliver nella terra dei lillipuziani.
È stata una bella partita e si è vista una bella Olimpia, anche se troppo imprecisa nel tiro: 17 su 50 da 2 (non è percentuale accettabile, nonostante la presenza intimidatoria di Agbamu) e 6/19 da 3. Ma per quel che riguarda la grinta, il coraggio, la capacità di rialzarsi sempre e di non mollare mai, non può essere fatto nessun appunto ai ragazzi di Pistorio che, per l’ennesima volta, hanno dimostrato di essere una grande squadra e un grande gruppo, pur se sconfitto dai soli 4 della Stella Azzurra sbarcati quest’anno a Tor di Quinto.
A guidare il gruppo è stato Simone Becchetti, autore di una prestazione maiuscola e non solo per i 23 punti segnati. Pochi punti ma tantissime cose importanti da Gabriele Corriere, che ha giocato da vero capitano. Bene anche Greco (specie in difesa) e coraggioso Cenciarelli, a cui va perdonata l’imprecisione al tiro (appena 4 su 17 complessivo), perché gli allenatori amano quelli che gettano sempre il cuore oltre l’ostacolo. E se si ha cuore, tutto il resto si può migliorare, con tanta pazienza e tanto lavoro. Ma tutti dopo una partita del genere meritano un applauso, con l’augurio e la speranza di poter assistere ad un’altra sfida di questo livello. E ora ci si ferma, in attesa di una seconda fase che non sarà sicuramente facile, ma neanche impossibile. Perché questi ragazzi hanno già dimostrato un anno fa di poter rendere possibile anche l’impossibile.
MVP: Becchetti
FORZA OLIMPIA