Sicuramente vi starete chiedendo chi c’è dietro queste righe, chi è che scrive queste parole. Molti di voi sapranno soltanto il mio famoso soprannome che ormai diciamo mi ha reso famoso all’Olimpia.

Ma perché proprio una lettera aperta a tutti voi, giocatori e non, a chi ama questo da anni e a chi invece ci si è appena avvicinato.

Per chi già mi conosce sa bene il mio rapporto con il basket, ma la mia lettera è mirata a chi magari sta trovando difficoltà o chi magari vuole appendere le scarpe al chiodo.

Quest’anno mi sono ritrovato costretto a farlo anche io e dopo 10 anni di interrotti allenamenti e partite sono rimasto senza il MIO sport, quello stesso sport che mi sveglia la notte alle 2 per vedere le partite del NBA nonostante i miei Hawks non abbiano mai vinto nulla negli ultimi 40 anni credo…

In questi dieci lunghi anni mi sono ritrovato davanti decine di allenatori dai più svogliati ai più appassionati e chi mi conosce sa che non ho mai brillato in campo, ma tutto questo non ha mai fermato la mia passione per uno sport che mi ha fatto conoscere tante persone e mi ha fatto crescere molto anche come persona.

Cari ragazzi, ogni volta che allacciate quelle scarpe, che sia per un allenamento o una partita, varcate la porta dello spogliatoio credendo che quella sarà la vostra giornata, che su quel campo darete corpo e anima per dimostrare a tutti chi siete davvero e cosa sapete fare, credendo che non c’è nessuno meglio di voi.

Scommettete sempre su voi stessi, spingetevi oltre i vostri limiti, affidatevi alle cose che sapete fare bene e osate quando potete che prima o poi la giornata arriverà, vi basta solo continuare a credere e allenarvi duramente.

Non datevi mai per vinti anche se nessuno crede in voi, affidatevi ai vostri compagni quando ce n’è bisogno perché loro saranno sempre lì per aiutarti.

Il basket è questo, più che uno sport è una grande famiglia e ho avuto la fortuna di entrare in questa splendida famiglia di cui anche voi fate parte.

I vostri compagni di squadra prima di essere giocatori sono vostri amici con cui uscire e vivere la vita insieme, perché quel campo unisce molto più di mille parole.

Perciò non vi arrendete mai, cercate di mantenere questa famiglia e fidatevi che vi darà sempre soddisfazioni e gioie, sia in campo che fuori.

Questa lettera la volevo rivolgere anche a Davide e Raffaele che mi hanno accettato in questa famiglia e che soprattutto mi hanno fatto crescere sia come giocatore che come persona.

Probabilmente i miei giorni da giocatore si concludono con questa lettera ma non per questo abbandonerò questo sport perciò per almeno quest’anno mi continuerete a vedere alla “Bombonera” come membro dello staff tecnico, per cui devo ringraziare ancora una volta Davide.

Perciò ragazzi continuate a giocare che il basket è molto più di uno sport, è qualcosa che vi cambia la vita.

 

Ferdinando “lo Zio” Ottaviani