Il basket in Europa, sta prendendo decisamente un’indirizzo di sviluppo e valorizzazione delle risorse interne . Esempio lampante le gare di Eurolega , che si stanno svolgendo in queste settimane , vorrei portare la vostra attenzione specifica su alcuni top team europei e farvi notare le differenze con le nostre formazioni .
Il capo allenatore sig. Sfairopulos , seguendo questa filosofia ha in prima squadra giocatori ,ora sconosciuti ai piu’ , i sig . Papapetrou nato nel 1994 ,il sig. Agravanis nato nel 1994 , il sig. Athinaiou nato nel 1998 che giocano , e sono in campo minuti importanti non i soliti 4 minuti a fine gara sul +20 , preferendoli a giocatori con altra nazionalita’, dando identita’ nazionale ad un team storico come l’Olimpiakos .
Subito a ruota sono gia’ presenti in organico giocatori del 1997 e 1998 … il ciclo continuo che alimenta la prima squadra.
Questi ragazzi di belle speranze sono la logica conseguenza di una programmazione pluriennale che nel ciclo precedente ha portato in campo giocatori come i sig. Perperoglou ( Barcellona), il sig. Papanukolau (Houston Roskets ) ,il sig. Sloukas (Fenerbache) , Printezis ,Mantzaris ,creando giocatori di livello internazionale .
Idem la filosofie di Panatinaikos, Cedevita Zagabria, Stella Rossa Belgrado, Zalgiris Kaunas ect.
Alla base di tutto cio’ c’e’ un movimento basket, un movimento che porta nei palazzi di tutta Europa migliaia di persone ad assistere alla partite perche’ le persone , i bambini si riconoscono nel giovane giocatore che ce l’ha fatta a diventare un professionista.
Da noi purtroppo tutto cio’ e’ di difficile realizzazione , si preferisce tesserate il comunitario di turno, che giochera’ per pochi mesi nella propria squadra , piuttosto che investire in progetti seri legati allo sviluppo di giovani prospetti.
Olimpia Milano ha in squadra ha in rosa solo due giocatori Italiani , il sig. Gentile e il sig. Cinciarini , la Dinamo Sassari ha in rosa il sig. De Vecchi ,il sig Sacchetti e il sig D’Ercole .
Il Gallinari , il Bargnani , il Belinelli sono talenti naturali ed il talento naturale emerge a prescindere , a noi servirebbe lo sviluppo di giocatori dalla base del movimento ,e societa’ professionistiche che gli diano spazio in campo come ad esempio stanno facendo Reggio Emilia o Aquila Trento .Gli scarsi risultati dei nostri team in europa e della nazionale sono lo specchio esatto della situazione del nostro Basket , che finiti i mecenati tipo MPS che investivano milioni di euro e’ tornato ad una aurea mediocrita’.
Riflessione in liberta’
Ad maiora