Vittorio Di Segni
Facci sapere chi sei! 🙂 Vittorio  Di Segni
Quale squadra alleni? Serie D U18 Silver U13
Se dovessi tirare le somme, come giudichi la stagione purtroppo finita con tre mesi di anticipo? Allora comincio dalla Serie D… Per quanto riguarda la nostra prima squadra il mio personale giudizio è molto positivo stavamo in piena zona play off con un calendario alla nostra portata, con i nostri giovani che stavano crescendo partita dopo partita. Da molti addetti ai lavori ci giudicavano la squadra che giocava meglio, e questo giudizio mi inorgoglisce e deve inorgoglire anche i miei ragazzi. Per quanto riguarda gli U18 Silver c’è rammarico, stavamo chiudendo primi in classifica il nostro girone e con il neo acquisto Curtaccio ci stava dando quella fisicità che ci serviva per il campionato stavamo disputando. Peccato perché potevamo toglierci qualche soddisfazione. Infine ma no per ultimi i miei “grandi” U13 loro sono stati la mia più grande sorpresa abbiamo trovato un feeling che da subito ci ha permesso di lavorare sodo, e la crescita individuale e di squadra partita dopo partita e stata sotto gli occhi di tutti. i ragazzi stavano trovando consapevolezza della loro crescita e l’energia che mettevano in campo ci ha permesso di vincere partite tirate e anche nelle sconfitte con Virtus Roma ed Eurobk hanno disputato ottime prestazioni di loro sono stracontento. Peccato che questa situazione ha interrotto questo processo di crescita costante.
Il momento più bello di questa stagione? Con la serie D ne direi 2 la vittoria in trasferta a Riano che ci ha dato consapevolezza che potevamo ci potevamo stare in questo campionato e la Vittoria con la Luiss dove abbiamo fatto una prestazione super rimontando 20 punti ma il festeggiamento con tutti i nostri tifosi è stato l’emblema della stagione ha avvicinato tutti alla squadra e l’abbraccio con Davide a fine partita è stata un emozione forte. Con gli U18 l’ultima vittoria è stata super perché con quella Vittoria abbiamo festeggiato il primato con una prestazione super! Con gli U13 la Vittoria fuori casa al San Raffaele dove i ragazzi hanno combattuto per tutti i 40 minuti e il canestro allo scadere di De Santis ci ha potuto far festeggiare ma da quella partita ho avuto la sensazione che la mia squadra aveva preso il carattere dell’allenatore di giocare sempre con l’energia e l’intensità giusta Infatti da lì non ci siamo più fermati
Iniziare ad allenare non è facile, serve tanta gavetta. Come hai iniziato e come sei arrivato ad allenare in casa Olimpia Roma? Eh… Io di gavetta ne ho fatta tanta. Ho fatto più di 10 anni di assistente con allenatori del calibro di Luca Banchi, Andrea Menozzi, Andrea Paccarie e Luciano Nunzi oltre ad altri allenatori che non ho elencato ma comunque importanti per la mia crescita. E soprattutto in campionati dalla C fino alla A dilettanti, nei quali ho potuto imparare tanto e dove ho avuto anche la fortuna di avere dei miei gruppi giovanili durante questo processo di crescita nel quale ho potuto mettere in pratica gli insegnamenti che mi davano questi maestri, infatti dal 2007 al 2011 ho avuto la fortuna di allenare la Nazionale Militare che mi ha dato la possibilità di fare un’esperienza con i senior che mi è servita per la mia crescita personale. All’Olimpia mi ha fatto arrivare Raffaele Franzè che è stato mio giocatore ad Anagni e con la Nazionale Militare devo ringraziare lui e ovviamente Davide Pistorio che successivamente mi ha dato la possibilità di allenare all’Olimpia.
Ricordi la tua prima partita da allenatore? Nel lontano 1999 allenavo gli 85/86 categoria Cadetti Eccellenza io facevo da assistente ma quella partita dovevo sostituire il capo allenatore. Dovevamo giocare con Mentana una partita importante per il passaggio del turno fortunatamente abbiamo vinto
Chi è stato, per impegno, il miglior giocatore che ha allenato nella stagione? Su questa domanda dico che tutti i ragazzi che ho potuto allenare hanno avuto un’approccio ottimo anche perché tutti i risultati che ho elencato in precedenza non vengono casualmente. Anzi permettimi di fare a tutti i ragazzi che ho avuto il piacere di allenare costantemente i Complimenti per lavoro svolto!
Che impatto ha questo stop allenamenti/campionato nella tua quotidianità? Tantissimo direi… Allenarsi da casa non è la stessa cosa che allenarsi sul campo da basket. Soprattutto sulla parte metabolica che va con il tempo scemando
Infine un messaggio per i ragazzi della tua squadra ed un appuntamento al più presto in palestra. Il messaggio che gli mando è il seguente… Devono trovare la FORZA MENTALE di fare allenamento almeno un ora al giorno o 3/4 volte a settimana… sono consapevole che non è facile, perché il contesto di casa non è lo stesso della palestra, ma lo devono fare! per non farsi trovare impreparati per la stagione successiva. Siamo a completa disposizione per qualsiasi confronto