Parziali:9-10 10-16 19-15 16-23
 

Olimpia Roma:Ottaviani 0 Galli 2 Carracino 0 Tolone 2 Charlesworth 3 Fraschetti 10 Dulac 0 Podeschi 21 Bartolozzi 4 Puletti 2 Polletta 0 Imbratta 10 Coach Franzé

 
Una volta tanto che la partenza non era stata poi tanto male, ci siamo trovati nel finale completamente sfiatati, segno di scarsa tenuta fisica.
Peccato per non aver finito il primo quarto in perfetta parità, con un gioco da 3 di Imbratta imbeccato da Bartolozzi all’ultimo secondo, con la mancata trasformazione del tiro libero del pareggio. Capita, siamo sotto di 1 e tutto è possibile da qui in avanti. Ma nel secondo quarto troppi errori di impostazione e un paio di triple “regalate” piedi a terra, permettono alla Carver di prendere quel vantaggio che l’Olimpia non sarà più in grado di recuperare, fino ad arrivare al 19-26 dell’intervallo. Latitando la circolazione di palla, diventa complesso organizzare un’azione di attacco che possa mettere in difficoltà difese schierate: il basket non è una gara a chi fa più palleggi, ma a chi fa più canestri….
Dopo l’intervallo finalmente la squadra si è un pò svegliata ed è il momento migliore con la rimonta che si fa sempre più concreta, arrivando a -1 (38-39) grazie a due percussioni di Fraschetti che carica di falli gli avversari, ma segna solo 2 liberi su 4, altrimenti vi sarebbe stato il sorpasso. Un fischio dubbio dell’arbitro consente la ripartenza della Carver per il 38-41 di fine quarto. A questo punto si fa sentire la stanchezza, che fa diminuire la concentrazione in difesa. La cosa permette al loro numero 10, Calicchio, di salire in cattedra (ma chi lo marcava?) che con una serie impressionante di tiri liberi e una tripla portava i suoi sul 47-60 a 1 e 48 dalla fine sancendo la fine del match. A nulla serviva un gioco da 4 di Podeschi (tripla col fallo e libero segnato) per il 54-60: era troppo tardi.
 
Zì Mario