Gary Cole aka Abdul Jeelani – La mano di Maometto
Provo ad immortalare col sonetto
D’Abdul Jeelani nato Cole il viaggio,
La gloria, le giocate eppoi l’oltraggio
Di vivere da indigente senzatetto
Lui che fu la mano di Maometto
Califfo a Livorno e all’Eldorado Lazio
Salvo patir la malattia e lo strazio
Airone che in volo perde lo proprio assetto
Garretti d’acciaio, stile effervescente
Realizzatore mortifero, re del pitturato
Istrione fulgido ed irriverente
Pe suoi tifosi idolo incontrastato
Cristallino talento un po’ indolente
D’epoca aurea di nostro Campionato