Uno schiaffo in faccia, ogni tanto, fa pure bene. Perché ti sveglia, ti riporta alla realtà delle cose, ti fa capire che nello sport, come nella vita, non solo non c’è nulla di scontato ma non si può pensare di campare di rendita. Quello che hai fatto è alle spalle, è storia, vale solo per gli annali o per riempire le bacheche, ma quelli che sarà lo si costruisce giorno per giorno in palestra, con sudore e sacrificio, senza regali da parte di nessuno e senza pensare che le vittorie possano arrivare per grazia ricevuta, oppure spaventando gli avversari con il tuo curriculum di vittorie. Non funziona così. E prima lo capisci e meglio è. I nostri ragazzi lo hanno scoperto in un sabato mattina di fine estate, tra pioggia e nuvole, tra botte prese in campo e canestri incassati da un avversario che in più ha avuto solo la carica agonistica e la voglia di andare oltre le proprie possibilità, lottando su ogni pallone come se fosse l’ultimo, decisivo. Lo hanno capito anche dalle urla di Davide, in versione sergente maggiore Hartman (quello di Full metal Jacket), pronto a scattare al primo errore delle sue “reclute”. Urla che hanno fatto tremare le mura della palestra del  Pasteur e poi quelle del palazzetto di via Thomas Mann, con tanto di aggettivi ad personam che non lasciavano spazio a nessun tipo di interpretazione per quanto erano espliciti e diretti. Al massimo c’era da aggiungere solo un punto esclamativo alla fine.

E, badate bene, non stiamo parlando di una debacle, ma di un torneo chiuso con tre vittorie e una sola sconfitta, per giunta maturata solo nel finale (in una giornata storta al tiro) contro una squadra che giocherà nella IBL e che alla fine ha vinto il torneo. Ma è l’approccio che non è piaciuto a coach Pistorio, la mollezza in difesa di una squadra che proprio difendendo forte ha costruito le sue fortune in queste ultime due stagioni, chiuse con due finali regionali e un titolo.

Difesa, difesa, difesa, è il motto dell’Olimpia, il grido di battaglia di una squadra che ha del talento da mettere sul parquet ma che non avendo giganti da piazzare sotto canestro deve essere per forza di cose una sorta di monolite. Quel motto è un po’ come il Tora, Tora, Tora urlato dai kamikaze giapponesi quando con i loro aerei si lanciavano sulle navi nemiche. Con la differenza, che l’Olimpia questa guerra la vuole vincere, senza limitarsi a non arrendersi per difendere l’onore. A non andare giù a coach Pistorio sono stati i due quarti in cui i nostri Under 15 hanno concesso rispettivamente 26 (nella prima frazione) e 24 punti (nell’ultimo quarto) alla mista Lido di Roma-Sezze, ma anche i troppi punti concessi a Frascati e Cisterna, mentre le cose (a forza di urla) sono decisamente migliorate nella seconda parte della sfida con la SMG Latina, anche se a fine incontro Davide continuava a ripetere che i 65 punti concessi erano comunque troppi, anche se avevamo davanti una delle squadre di Eccellenza che punteranno a conquistare uno di quei quattro posti che valgono il pass per l’interzona che dà l’accesso alle finali nazionali.

Detto di quello che non è andato, è giusto dire anche che cosa è andato bene in questa prima uscita stagionale: la conferma che questo gruppo riesce a ad accogliere i nuovi e a integrarli con una facilità impressionante, la crescita di alcuni giocatori importanti e di altri che dopo un anno di ambientamento quest’anno potrebbero esplodere, l’umiltà nell’accettare le critiche e le “cazziate” di Hartman-Pistorio, con Federico Fascia a fare quasi il consigliere spirituale pronto a confessare il “cazziato” di turno e a spiegare il perché di quelle urla, la causa che ha scatenato l’ira del sergente maggiore.

Una conferma, è stata anche la solidità del gruppo genitori, la pazienza con cui in tanti hanno sacrificato questo weekend passando ore in palestre tutt’altro che comode, fino ad arrivare alla maratona di ieri, con oltre 13 ore passate al seguito dei ragazzi. Siamo un bel gruppo. E questo possiamo dirlo forte. Un gruppo, dal quale è uscito formalmente un amico che, invece, sarà sempre tra noi. Perché come ha scritto uno di noi, Gianni Menei purtroppo ci ha lasciato a luglio, ma non lascerà mai né Ludovico né Santina né questo gruppo. E non è una frase di circostanza…

Risultati:

Lido di Roma- Olimpia: 76-66 (26-20, 18-22, 14-17, 21-14)

Olimpia-BK Frascati: 87-46 (22-10, 23-11, 22-9, 20-16)

Olimpia-Fortitudo Cisterna: 82-51 (18-13, 14-13, 24-13, 26-12)

Olimpia-SMG Latina: 72-65 (19-21, 20-15, 12-15, 21-14)

Forza Olimpia