Parziali: 13-7, 15-15, 13-11, 20-15
Asso Sport Latina: Ripepi, Ullucci, Mazzocchia 10, Sepe 10, Donati, Farina, Carturan, Calvi 5, Burchietti 19, Nardi 17. Allenatore Zanda M., Tesori S., Zerbin L.
Olimpia Roma : Cenciarelli 8, Cerutti 3, Le Donne 3, Sabelli 3, Becchetti 11, Greco 7, De Santis, Mattiangeli 4, Marciani, De Rosa, Pisana, Corriere 6. Allenatore Pistorio D., Fascia F.
Uno stop tanto improvviso quanto inatteso, un vero e proprio blackout che non ha risparmiato nessuno e che ha mostrato una faccia di questa squadra mai vista in questi 20 mesi. Difficile commentare una partita mai iniziata, un incontro in cui si sono visti appena 5 minuti di vera Olimpia a cavallo tra il primo e il secondo quarto, quando dal 13-3 per l’Asso Sport i nostri ragazzi sono saliti 15-14 firmando l’unico vantaggio dell’incontro. Quel sorpasso aveva fatto pensare ad un’inversione di marcia, invece è stato l’unico scatto di una partita senza acuti, di un’Olimpia lenta di testa e di gambe, per giunta in una giornata disastrosa al tiro.
Dire questo non significa cancellare i meriti dell’avversario di turno, ma mai come questa volta siamo stati noi a perdere e non gli altri a vincere. Cosa che succedono visto che parliamo di mini atleti, di ragazzi di 14 anni che non sono dei robot e che “devono” sbagliare per imparare a non ripetere in futuro errori che oggi sono peccati veniali. Anche se brucia l’idea di aver buttato al vento la possibilità di compiere un’altra impresa storica sabato prossimo alla “Bombonera”, contro una Stella Azzura che si presenterà con 4 ragazzi freschi di scudetto conquistato con l’Under 15. Sarebbe stata un’impresa ai limiti (e forse oltre) l’impossibile, ma sarebbe stato bello sognare per una settimana. Invece sabato i nostri ragazzi lotteranno solo per ottenere un risultato di prestigio e per gettare le basi per la prossima stagione, quando saranno 4 i posti in palio per l’accesso alle finali nazionali. Anche perché una finale regionale è comunque un bel punto da cui ripartire.
Mai come questa volta, inutile parlare anche dei singoli, perché nella giornataccia di Latina nessuno si è salvato. Perché al contrario di quanto avviene da altre parti, in casa Olimpia la sconfitta non deve essere orfana, ma deve avere tanti “padri” pronti a prendersi la responsabilità di un passo falso che, per prima cosa, deve essere preso come monito, come lezione da cui trarre preziosi insegnamenti.
FORZA OLIMPIA!!!!!